venerdì 28 novembre 2008

UNA MELA AL GIORNO...


Sono sicuro che la cosa non vi è passata inosservata…
Tutto è infatti cominciato il 28 Febbraio 2007…questa data secondo me è piu importante che il 25 aprile in Italia...eh già perchè a partire da questa data il governo francese ha reso obbligatorio, in tutte le pubblicità di prodotti alimentari, l’introduzione di un messaggio salutistico allo scopo di limitare la diffusione dell’obesità in Francia.
Il messaggio si traduce in 4 punti fondamentali :
• per la vostra salute mangiate almeno cinque frutti o verdure al giorno
• per la vostra salute, praticate una attivita fisica regolare
• per la vostra salute, evitate di mangiare troppo grasso, zuccherato o salato
• per la vostra salute, evitate di stuzzicare tra due pasti
Ora lette cosi questi principi sono assolutamente incontestabili e voglio aggiungere di piu, sulle prime due non voglio veramente mettere bocca perchè del resto, ce lo insegnava già Giovenale nel I secolo, « mens sana in corpore sano » (Satire, X, 356).
Ma voi sapete che in tutte le mie storie c’è sempre un ma…e allora io dico…perchè mai questo messaggio il piu delle volte è accompagnato a pubblicità di prodotti che grondano cioccolata o burro da ogni poro, che colano grasso o che sponsorizzano bevande che solo ad annusarle fanno ingrassare ?
Mi sembra quindi il classico esempio del « mettiamo le mani davanti », un po’ come le scritte sui pacchetti di sigarette.
E poi l’ultimo principio è sicuramente il migliore, perchè, sara che sono sfrotunato come voi sapete, ma è possibile che ogni volta che faccio caso a questo messaggio sono sempre di fronte a pubblicità di patatine o merendine che fanno venire ancora piu voglia di scofanarsi una lasagna che un triste frutto di stagione !
Perchè io, scusate la banalità, gli spuntini non li faccio mica con la peperonata, ma con una bella schifezza ipercalorica !!
Allora lasciatemi in pace la povera Nutella !

giovedì 27 novembre 2008

MUSICA E PAROLE


Sono sicuro che ognuno di voi ha almeno un lettore MP3 o un libro nella propria borsa da lavoro. Ne sono sicuro, perchè penso che anche voi, come me, avete apprezzato questa forma di intrattenimento per rendere meno spiacevole il quotidiano tragitto verso il posto di lavoro.
Se vi guardate un po’ in giro nei vagoni della metropolitana potrete osservare decine e decine di persone che ascoltano musica nelle cuffie o che sono assorte nella lettura di un romanzo.
Io trovo questa cosa davvero bella e interssante ma siccome, ormai lo avrete capito, mi hanno creato per criticare, pensa e ripensa mi son detto che anche in questa usanza, a guardarla bene, a scavarci fino in fondo c’è un pizzico di perversione…
Ora lo so che forse sto esagerando, ma dopo essermi abituato a questa usanza ed aver comprato una serie di lettori MP3 sempre piu capienti e alla moda, ho cominciato a riflettere su questa cosa.
Perchè ad un certo punto mi è balenata per la testa una certa convinzione che tutto questo « isolamento culturale » potesse sfociare in un vero e proprio isolamento fisico, della serie il mondo mi puo crollare sotto i piedi ma io non abbassero per nulla al mondo il volume del mio lettore… e soprattutto lasciatemi in pace !

Ora io ho vissuto in una grande città del sud, dove diciamolo pure i trasporti non erano proprio efficienti e ti capitava di aspettare anche un ora l’autobus perchè l’autista era rimasto bloccato nel traffico e mi ricordo che alle fermate del bus, si stringevano relazioni, amicizie, complicità che poi continuavano in corsa, una volta che, deo gratias, il bus arrivava…
La gente discuteva di piu, parlava tra di loro dei problemi quotidiani, insomma penso che tutto acqusitasse una dimensione piu umana.
La prima volta che son tornato nella mia città dopo un lunghissimo periodo in Francia la prima cosa che mi ha sconvolto era il fatto che tutti mi davano del tu, nei negozi, dal fruttivendolo…e questo non senza una certo imbnarazzo da parte mia che non ero piu abituato.
Non pensate allora che tutto questo isolamento rischia di uccidere ogni forma di comunicazione e di contatto umano ?

martedì 25 novembre 2008

IL GATTO E LA VOLPE - PARTE 2


Il commento lasciato dall'amico Oby dall'inghilterra al post di lunedi, mi ha ispirato particolarmente, perchè mi è venuto in mente un episodio legato al mio amico il grillo parlante, nonchè consulente finanziario.
In Francia, malgrado l'evidente progresso tecnologico in campo bancario (vedi post sull'assegno) il banking on line non è poi cosi evidente...
La cosa allucinante sta, qualora ve ne foste dimenticati, nell'incredibile burocrazia procedurale da adottare prima di ottenere questo magico vantaggio.
Devi infatti passare tra decine e decine di autorizzazioni , certificati on line e cavolate varie prima di avere finalmente la possibilità di gestire al 100% il tuo conto da casa tua.
Ora sara pure una comodità, questo non c'è dubbio, ma quando dopo tutta la trafila sei finalmente on line e decidi che è il tuo momento di gettarti nella mischia del mercato borsistico allora ecco che rispunta la solita vecchia cartaccia burocratica e il tuo amico consigliere ti ingiunge di passare in banca perchè prima devi firmare una certo innocente documento.
In breve una dichiarazione nella quale discolpi la tua banca di ogni eventuale responsabilità legata ai rischi finanziari e fra le altre cose devi anche darti un giudizio sulla tua personale conoscenza del mondo della finanza...
Ora, e li ovviamente sta l'inghippo, le domande del formulario sono poste in maniera tale che tu veramente ti senti una cacca se gli dici che non ne capisci una mazza di borsa e di subprimes e allora che fai?
Rischi la faccia davanti a quel gentiluomo di grillo parlante o gli dici candidamente che tuo padre l'anno scorso ha vinto il nobel per l'economia?

lunedì 24 novembre 2008

IL GATTO E LA VOLPE


Oggi dobbiamo tornare inevitabilmente a parlare di banche…perchè come già sapete una volta che siete riusciti ad entrare in questo meraviglioso universo, la banca fara parte del vostro quotidiano.
Non vi dovrete pertanto stupire se comincerete a stampare RIB da tenere sempre nel portafogli che non si sa mai…

Ora pero vorrei soffermare la vostra attenzione su un personaggio per niente marginale della vostra vita a Parigi…il consigliere finanziario ovvero il vostro interlocutore privilegiato con la vostra banca.
E il vostro alter ego economico, la vostra coscienza finanziaria, quello che sostanzialmente si sostituisce al classico grillo parlante e spunta dal nulla per farvi riflettere sulle vostre malefatte.
Eh già perchè voi non lo sapete, ma mentre voi state sul vostro canapé a guardare la tv italiana, i vostri soldi languiscono inutilmente in qualche caveau nascosto.
Ed è proprio quando meno ve lo aspettate che lui, il consigliere, spunta fuori e vi fa sentire proprio delle cacchine ignoranti che non approfittate delle vantaggiosissime offerte dell’alta finanza.
Perchè in fondo non c’è da preoccuparvi tanto ci pensa a tutto lui…voi dovete soltanto aggiungere una firmettina in fondo a destra….
E cosi di settimana in settimana il vostro grillo parlante personale, vi trascinera nel suo altisonante mondo fatto di PEL, CEL, CODEVI, e siglate varie…
Beh non so come si comporta il vostro ma io per liberarmi « quasi » definitivamente del mio ho dovuto chiamare il direttore della banca e dirgli che se non la smetteva cambiavo banca (cosa che ho fatto comunque….)
E già perchè la cosa piu fastidiosa, proprio come il vero grillo parlante è che la sua tattica è quella di farti sentirti un verme incapace, ma soprattutto un fesso a non approfittare della crisi finanziaria…
Voi che ne dite pero, piu che il grillo parlante non vi ricorda piuttosto il gatto e la volpe ?
O sarà solo che sono stato fan di Bennato ?

venerdì 21 novembre 2008

ACQUA IN BROCCA RAGAZZI!


Nei ristoranti francesi, oltre alla ottima cucina, potete ritrovare un’altra simpatica usanza altrettanto tipica e cioé quella della caraffa d’acqua gratuita. Da dove deriva questa simpatica abitudine ?
La risposta si trova nell' « arrêté n° 25-268 del 8 Giugno 1967 » riguardante l’esposizione dei prezzi delle consumazioni nei bistrot e che afferma chiaramente che il pane, l’acqua i coperti e i piatti sono da considerarsi a volontà.
La mia « critica » quotidiana, non riguarda in maniera diretta questa usanza che apprezzo particolarmente, ma il fatto di come i francesi siano destabilizzati dal non ritrovarla dappertutto in ogni paese del mondo.
E poichè è strano che il francese non sia stato preso a modello, provate ad ascoltare un Francese di ritorno da un viaggio…..diciamolo pure…in Italia ?
La prima cosa che vi contesterà è il fatto che in tutti i ristoranti Italiani non esisteva la caraffa d’acqua gratuita e che erano obbligati a comprare l’acqua minerale…
Questa cosa li sconvolge letteralmente…ho visto delle scene di panico e di grida allo scandalo !
Ma dico io...una bottiglia d’acqua in Italia costa 2 euro al massimo se siete in un buon ristorante…ma io mi scandalizzerei piuttosto quando mi fanno pagare 7 euro una bottiglia qui in Francia altro che caraffa gratuita !

mercoledì 19 novembre 2008

LAVORI IN CORSO


Ormai lo sapete già...i francesi odiano le sorprese!
La loro vita è fatta di tante piccole certezze e se voi tentate di disturbare il quieto scorrere della loro vita, allora sono guai.
Un giorno camminavo per strada, abbastanza frettolosamente perchè avevo un appuntamento di lavoro.
Vedo in lontananza un grande cantiere di ristrutturazione di un vecchio immobile parigino e il mio sguardo si ferma per un attimo su un grande cartello che troneggiava rigidamente fissato all'impalcatura.
Ora la spropositata dimensione del cartello mi ha fatto pensare immediatamente ad una pubblicità, sapete che oggi va di moda recuperare un po' di soldi grazie a questo tipo di scambio, nel senso che qualcuno vi paga per portare in giro la sua marca o per offrirgli una vetrina sostanzialemnte impossibile ad avere altrimenti.
Solo che questa volta si trattava di tutt'altra cosa...perchè non appena riesco ad avvicinarmi ad una distanza tale da permettermi di leggere scorgo la seguente scritta in caratteri decacubitali:

"LE RESTAURANT RESTE OUVERT PENDANT LES TRAVAUX"

Sinceramente resto sgomento ed in un primo momento non capisco...cioé mi dico...che diavolo hanno il coraggio di far mangiare mentre il muratore mi distrugge la parete attigua? Va beh che siamo in tempi di crisi, ma non possono arrivare a tanto!
Eh no, cari miei, il ristorante era aperto e assolutamente funzionante...ma allora quel cartello?
Ebbene la spiegazione è molto semplice....Immaginate che voi avete l'abitudine di mangiare in quel ristorante e che una bella mattina, qualcuno decide di fare dei lavori nello stabile con relative impalcature senza prevenirvi...Ora voi non amereste che mentre vi incamminate per andare a mangiare e stando a 2 km di distanza, qualcuno vi rassicurasse che i lavori che vedete sullo sfondo non riguardano il vostro amato ristorante ma tutto il resto dell'immobile?
Questa tempestiva comunicazione non vi farebbe evitare i 250 passi in piu per constatare invece che il ristorante è aperto e funzionante?
Questa si che è efficienza ragazzi!
Anche se io, devo dire il vero, sara forse dovuto alla mia provincialità e sara pure che non apprezzo il comfort parigino, mi sarei semplicemente avvicinato al ristorante e ammesso pure per ipotesi che il ristornate fosse chiuso per lavori, sapete cosa avrei fatto?
Una bella bestemmia e sarei andato a mangiare altrove...

martedì 18 novembre 2008

METRO, BOULOT, DODO



Diciamo pure che questa non è una caratteristica tipica dei Francesi ma che simili abitudini si possono riscontrare in altri paesi.
Devo pero ammettere che presso i Francesi la diffidenza verso tutto cio che è diciamo « strano » è particolarmente acuita.
Questa particolarità è dovuta al fatto che i Francesi sono estremamente attaccati alle loro regole e abitudini e se qualcosa o qualcuno le mette in gioco, si sentono completamente perduti…
Un esempio tipico lo potete riscontrare viaggiando in metropolitana….
Vi mancavano i racconti di ordinario metro ? Beh eccovene uno fresco fresco di giornata.
Come avete potuto notare mi son preso l’impegno di scrivere qualcosa di nuovo ogni giorno e per fare questo ovviamente il mio sensore- radar deve essere sempre acceso.
Per questo motivo, diciamolo pure, sono spesso assorto nei miei pensieri quando viaggio, cammino, faccio spese, cercando di osservare il minimo piccolo dettaglio che mi fa scattare l’idea per il prossimo soggetto.
Ora l’altro giorno ero in metropolitana e pensavo ad un argomento per il post del giorno dopo…
Non so come mai ho cominciato ad avere una serie di ispirazioni e cosi ho tirato fuori il mio carnet e ho cominciato a prenderne nota.
Ora, poichè, mi veniva un idea piu o meno ogni due minuti, potete immaginare che la scrittura dell’appunto corrispondeva piu o meno all’arrivo in una nuova stazione.
Immaginate la sequenza…BEEEEP parte il treno, TAC idea, sorriso compiaciuto e soddisfatto, scrittura, arrivo nella nuova stazione….BEEP riparte il treno
Beh, ditemelo sinceramente, non vi sembra sospetto tutto cio ?
Non avevo forse l’aria di uno psicopatico intento a decidere dove posizionare la prossima bomba ?
A questo punto noto che la signora per bene che mi stava di fronte comincia a guardarmi d’un aria torva….
La cosa mi incuriosisce e continuo nel mio lavoro.
Poco dopo lei si alza e si siede accanto a me e molto ma molto discretamente, comincia a sbirciare sul mio quaderno…Potete immaginare la sua faccia quando ha compreso che oltretutto ero pure uno straniero….
Ora probabilmente sto esagerando ma credo proprio che la signora mi avesse preso per un criminale intento a preparare il suo prossimo attentato…
Provate a fare qualcosa di « strano » nel metro e poi fatemi sapere…perchè attenzione...state infrangendo la regola del METRO/BOULOT/DODO...

lunedì 17 novembre 2008

IL FALSO CHAMPAGNE...ITALIANO


So che tutti voi prima o poi siete stati invitati ad una festa da amici francesi e che inevitabilmente è arrivato il momento dello champagne.
Sempre per rimanere in tema di nazionalismo francese, molti di voi avranno notato che anche in campo culinario bevereccio i Francesi sono particolarmente atttaccati ai prodotti della loro tradizione locale.
Quando si arriva al momento dello champagne, ne potete stare certi, ci sara sempre qualcuno che si avvicinera e vi dira : « Eh…questo si che è champagne, non quello falso che fate voi in Italia….aspetta… com’è che si chiama ? Prooo machin chouette… »
« PROSECCO » si chiama, prosecco !
Ora avete mai provato a spiegare ad un Francese che il prosecco è tutt’altra cosa e che non ha niente a che vedere con lo champagne, ma che soprattutto agli italiani non gli è mai balenata l’idea di chiamare il Prosecco di Valdobbiadene, Champagne di Valdobbiadene ??
E non servira à niente spiegare che il tipo di uva utilizzato per produrre lo champagne è completamente diverso da quella usata per il Prosecco, perchè gli Italiani son si un popolo di santi e di eroi ma soprattutto una marmaglia di copioni della cultura francese!
Comunque se volete un consiglio fraterno…accettate l’offesa e non restate troppo a discutere sull’argomento champagne perchè altrimenti, prima o poi, vi tireranno fuori la battuta di come fare per richiudere una bottiglia di champagne….

sabato 15 novembre 2008

DU IU SPIK INGLISC (*)


(*) Parla inglese?

Si, lo so, avete capito tutti di cosa voglio parlarvi.
Chi di voi ha vissuto a Parigi un tempo sufficiente di tempo si è ormai abituato a questa simpatica usanza.
Ora ci sarebbe davvero da documentarsi ma credo che all'origine del fatto che i Francesi traducano tutto quello che è in lingua straniera ci sia una vecchia legge "protezionistica", poi abolita.
Infatti uno dei piu grandi clichè affibbiati ai Francesi (non tanto cliché a dire il vero...) è il loro nazionalismo.
Certo oggi le cose sono un po' cambiate perchè i tempi evolvono, anche qui in francia, ma fino a qualche tempo fa trovare qualcuno che parlasse inglese o che facesse lo sforzo di capire il povero turista che la sola cosa che aveva appreso era "Voulez vous coucher avec moi?" era come vincere un terno al lotto!
Ricordo ancora con estrema simpatia un episodio della mia vita quotidiana...
Ora io ho un vero problema a pronunciare la parola "timbre" e ogni volta che andavo a comprare un francobollo il tipo del tabaccaio puntualmente mi rispondeva in italiano..."55 centesimi, grazie!"...della serie.."lasciaperdere il francese che non è proprio la tua lingua"!
Ora questa breve introduzione voleva essere il modo per spiegare a chi non l'avesse già provato sulla sua pelle che i francesi hanno un ribrezzo innaturale per tutto cio che viene dall'estero, comprese queste lingue bizzarre che circolano in giro!
E cosi non vi dovete affatto stupire se accanto alla scritta "sportswear" troverete il classico asterisco e in basso, in piccolo, un po' come le clausole bastarde che ti inchiodano ai contratti "vetement de loisirs"....
Io questa l'ho trovata la migliore....voi che ne dite?
Ora devo proprio lasciarvi... metto i miei "vetement de loisirs" per andare a fare un po di "course a pieds" (*)

(*) Footing

giovedì 13 novembre 2008

LA PULIZIA DELLE STRADE


Uno dei miti che si devono sfatare sul popolo francese è che non è assolutamente vero che i Francesi non siano puliti.
Ora lasciamo stare sta storia della baguette sotto l'ascella in piena estate o dell'assoluta mancanza del bidet...sarebbe troppo facile.
Vi voglio far riflettere sull'impegno profuso dai francesi nella pulizia delle strade.
E una vera mania!
Avete mai notato l'acqua che scorre a fiumi sui bordi delle strade?
Allora io la prima volta che ho visto una roba del genere ho pensato, da provinciale che sono, che doveva trattarsi di una grossa rottura delle tubature e stavo già per chiamare qualcuno della Mairie, perchè volendomi integrare perfettamente nella cultura francese mi son detto che dovevo immediatamente protestare...
Per fortuna che il mio buon senso mi ha fermato!
Eh già perchè quel famoso fiume di acqua che scorre ai lati delle strade in realta serve alla loro pulizia...
Ma attenzione non alla pulizia della strada in sé bensi dei bordi delle strade!!!
Ma certo, non vorrete mica che ai bordi delle strade si formino cumuli di polveracce moleste!

No dico vi rendete conto dello spreco incredibile?
Ora sara che io sono nato e vissuto in una cittadina dove d'estate ci razionavano l'acqua perchè il flusso turistico moltiplicava a dismisura il consumo, ma questa cosa mi fa davvero rabbia!
Perchè non la voglio buttare troppo sul serio ma dico, c'è gente nel mondo che quell'acqua la benedirebbe!
Ora potrete anche dirmi che si tratta di acqua non potabile (anche se tanto imbevibile non mi sembra a dire il vero!) ma lasciare scorrere quintali di acqua solo per permettere alle cicche di sigaretta di defluire verso i tombini mi sembra un po' troppo!

Non sarebbe forse piu facile semplicemente scopare?
Certo peggiorerebbe di molto le condizioni di lavoro degli spazzini e li sottometterebbe a notevoli e dannosi sforzi fisici supplementari...ma almeno eviterebbe di vedere le famiglie di piccioni che felicemente fanno il bagnetto agli angoli delle strade...che poi non credo che i piccioni siano tanto famosi per la loro pulizia no?! Con tutto il rispetto...

mercoledì 12 novembre 2008

LE FACCIO UN ASSEGNO?


Chi di voi ha mai avuto un carnet d’assegni in un banca italiana alzi la mano…
Allora, uno, due….
Insomma pochini no ? Ma soprattutto quanti assegni avete mai emesso nella vostra vita italiana ?
Beh io personalmente ne ho fatti tre o quattro…uno per pagare la macchina, uno per pagare la caparra dell’affitto e uno per comprare lo scooter o giu di li.
Devo pero dire che la cosa bella di vivere in Francia è che ti cambia la vita !
Non, non nel senso che immaginate voi…ti cambia proprio la vita, le abitudini, il tuo quotidiano.
Eh già perchè invece qui in Francia l’assegno è all’ordine del giorno, lo si usa pure per comprare il pane alla boulangerie.
Benvenuti nel paese delle banche e dei loro strumenti.
Infatti, come già spiegato nel post di ieri, in Francia non esisti se non hai un conto in banca con tutti gli accessori annessi e connessi.
Ma ora dico io, va bene la cata di credito, un mezzo moderno, efficace e sicuro, ma dico…l’assegno ??
Non esiste cosa piu antica che l’assegno ! Infatti mi sono documentato e ho scoperto che gli assegni li inventarono gli Assiro-Babilonesi 4000 anni fa, precisamente il famoso re Hammurabi !
E cosi, mentre tu pensi che come i dinosauri gli assegni si sono estinti qualche millennio fa, loro si sono riprodotti ed evoluti come la specie umana.
Ora, la prima volta che ho visto usare un assegno cosi alla leggera è stata la prima volta che sono venuto in Francia, a Lille, nel lontano 1998.
Rendo visita ad un amico e andiamo a bere una birra…arriva il conto e lui tira fuori il libretto degli assegni…Io comincio a sudare freddo, perchè, va beh che mi hanno detto che la Francia è cara e che il locale è davvero chic, ma cacchio, qui ci lascio la stipendio per una birra??
Potete capire il mio sgomento ? Il tipo tira fuori un assegno e paga circa 30 franchi...e devo confessare che solo dopo essere tornato a casa e aver superato lo choc, ho avuto il coraggio di convertire in lire la fantomatica somma e mi sono tranquillizzato…ve lo lascio fare…
Cioé, dico, si puo pagare meno di diecimila lire con un assegno ?
Lancio la sfida ai miei lettori, qual è la cifra piu bassa che avete pagato con un assegno ?

martedì 11 novembre 2008

IL CANE CHE SI MORDE LA CODA


Una delle primissime cose con le quali l’immigrato ha a che fare appena arrivato sul suolo francese è la macchina della terribile burocrazia francese.
Dimenticate autocertificazioni e modernità varie o voi ch'entrate!!!
Allora avete presente quelle lunghe interminabili code per avere un documento da portare ad un altro sportello e cosi via fino alla fine della giornata ?
Beh in Francia, malgrado un’abbastanza efficiente servizio pubblico, la burocrazia e le cartacce sono ancora una triste realtà !
Ora immaginate voi di aver appena trovato, dopo settimane di estenuante ricerca, l’appartamento dei vostri sogni (vedi racconto di ieri) e che il vostro proprietario dopo un’inchiesta degna del KGB ha deciso che vi fa la grazia di offrirvi questo superbo monolocale di 20 metri quadri per sole 850 euro al mese…
La prima cosa che vi dira è : « Queste sono le mie coordinate bancarie, l’affitto me lo versa tutti i mesi su questo conto… »
Ecco, in quel preciso istante, la tua vita entra nel circolo vizioso del cane che si morde la coda…
Eh si perchè per fare cio’ tu hai bisogno di un conto in una banca francese (tra l’altro è una delle condizioni spesso sine qua non riesci ad affittare un appartamento).
Ora a voi sembra facile aprire un conto corrente ? Ricordatevi che non siete in Italia...
Beh ascoltate cosa vi puo capitare…
Voi andate in banca e dopo una lunga attesa riuscite ad incontrare il vostro consigliere finanziario (figura leggendaria, e che fa sempre figo...ne avete mai avuto uno in Italia?)
Alla vostra domanda di apertura lui vi risponde che ha bisogno fra le altre cose di un giustificativo di domicilio e dopo qualche perplessità, finalmente capite che in soldoni, si tratta di una bolletta della luce, del gas o del telefono…
Eh…ma io come faccio che sono appena arrivato ?
Problemi suoi…attivi prima un’utenza e poi ne riparliamo…
Ok e cosi decidi di andare all’equivalente dell’ENEL, perchè tanto almeno della luce avrai bisogno…
Lunga attesa, finchè il consigliere ti riceve e alla tua domanda di apertura di un utenza ti chiede : « Da quale conto bancario preleviamo ? » ….
Minuto di silenzio… « No guardi, forse non ha capito che non ho nessun conto bancario…perchè non me lo aprono se lei non mi da prima una fottuta fattura EDF »
Eh no caro mio, le cose non funzionano mica cosi…devi tornare alla tua banca perchè senno chi ci assicura che le paghi le bollette ?
« Ma guardi io verrei pure a pagarle di persona se non ci sono problemi… » « E certo, caro signore, che ci sono problemi…noi non accettiamo mai contanti, sa, per motivi di sicurezza… »
« No..scusi me lo ripeta con calma…che forse ho capito male… »
No, no, ho proprio capito bene…la Francia è uno dei pochi paesi al mondo dove allo sportello dell’Enel non accettano contanti !!!
Insomma o ho il mio conto in banca o senno picche…
E cosi si ritorna alla banca e si prega in ginocchio di aprirlo questo cacchio di conto…e via, si ricomincia con una serie di inchieste degne della CIA, sul mestiere dei tuoi prenti fino all'ottava generazione e sul perchè vieni in francia, se hai interessi economici in questo paese (manco fossi una potenza sstraniera in fase di colonizzazione) e cosi via, finchè qualche anello della catena cede, si impietosisce e sblocca la situazione…il conto è tuo!
A questo punto puoi uscire fiero di te dall’agenzia e gridare al mondo intero… « Ho un conto in banca…quindi esisto ! »

lunedì 10 novembre 2008

L'APPARTAMENTO DEI SOGNI

La prima cosa da fare appena sbarcati a Parigi è trovare un tetto dove stare…perchè certo non è che puoi rimanere ancora a casa del tuo amico Erasmus che ti ha gentilmente ospitato, anche perchè figuratevi che sto pezzente vive in 20mq…e mica si puo !!

Ok. Gli ultra esperti del mestiere consigliano immediatamente l’acquisto di « De particulier à particulier » settimale di annunci immobiliari fra privati, uscita ogni giovedi…
Ora, immagina che tu ti alzi verso le 10 perchè vuoi svegliarti presto e devi trovare questa benedetta casa, compri il giornale e dopo aver scartato gli annunci per plurimilionari hai già selezionato quattro o cinque case che ti possono convenire…
Cominci a chiamare che sono le 10.30 e il 90% delle persone ti dice : « Mi dispiace l’ho già affittato… »
Ma come ? Ma l’annuncio è uscito solo stamattina ? Ma certo…benvenuti a Parigi, dove le case si affittano nel giro di 10 minuti !!!
Comunque se la fortuna ti è amica e trovi qualcosa di ancora libero(diffidare !!) hai ancora la possibilità di tentare la chance della tua vita…
Ti incammini verso il mitico appartamento e gia vedi la fila…mmm buon segno deve essere niente male…
E invece no è la solita bettola…ma allora cosa ci fanno 30 persone in fila con una sfilza di documenti sotto al braccio ??? Ma poi…scusate…cosa sono sti documenti ?
E cosi fai la conoscenza del cosiddetto « DOSSIER ».
Tu questa parola l'hai sentita solo nei telefilm polizieschi per il momento e invece?
Invece, dovete sapere che cercare una casa a parigi è proprio come fare un colloquio di lavoro in cui devi cercare assolutamente di convincere il tuo proprietario in tutti modi piu o meno legali ed è cosi che costitiisci il famigerato dossier…nel quale ci devi mettere di tutto…dalle tue buste paga (se sei già fortunato e ce le hai, altrimenti povero te…) alle vaccinaziuoni del tuo cane !
E già perchè il proprietario poi che fa…dopo averti mostrato l’appartamento e se sei interssato tanto da aver deposto il tuo dossier, se ne torna a casa, calmo calmo e davanti ad una tazza di the fumante si spulcia tutti i dossier alla ricerca del futuro inquilino, cioé quello che guadagna di più, ha un bel lavoro, c'ha pure la nonna possidente e magari si lava col sapone di marsiglia, che è sempre un plus da queste parti!

E cosi, quando sei davvero fortunato, dopo mesi e mesi di ricerche, magari ti ritrovi, del tutto per caso, nei famosi 20 metri quadri del tuo amico Erasmus che nel frattempo ha deciso di cambiare casa perche non ne poteva più di lavarsi i denti direttamente seduto dal letto…tanto bastava aprire l’armadio per accedere al bagno…

venerdì 7 novembre 2008

La "greve"

Se qualcuno di quei miei quattro lettori (di manzoniana memoria) si fosse collegato nei giorni scorsi, avrebbe sicuramente notato che per ben due giorni non ci sono stati messaggi...
Che cosa succede?? Mi son stancato di questo blog??
Ma come, non avete capito??
Ma scusate, di cosa stavamo parlando in questi giorni scorsi? del metro no? ebbene non c'era forse uno sciopero dei trasporti?
E cosi ho deciso che anche a me andava di far un po' di sciopero...
Eh già perchè fare sciopero sembra sia lo sport nazionale francese.
Saro capitato a Parigi in un momento storico particolare, ma son 5 anni che son qui e praticamente ogni due settimane c'è qualcuno che sciopera per qualcosa...allora tu ad un certo punto ti poni delle domande no?

Perchè qui in Francia se la tua categoria lavorativa non fa sciopero sei davvero uno sfigato e tanto vale che cambi lavoro e allora mi so detto che forse per far decollare questo blog dovevo indire anche io un po' di sciopero...

E quindi in questi due giorni di assenza mi son documentato seriamente su questo argomento e ne ho tratto alcune conclusioni.
Penso che questa situazione derivi dal fatto che il vero francese, per non parlare poi del parigino doc, si lamenta sempre di tutto e di tutti... e se il tuo metro che di solito c'è n'è uno ogni minuto ti arriva tipo uno ogni minuto e mezzo, le cose non vanno proprio per niente bene, e questo sistema va davvero cambiato prima che si arrivi ad avere un treno ogni due minuti....e allora cosa c'è di meglio che fare sciopero?

Ma attenzione, perchè, come dicevo prima lo sciopero è una cosa seria e lo si prepara per bene...
Quando scoppia uno sciopero è tutto un sistema alquanto perverso che si innesca.
Eh già perchè non è solo il sindacato che magari si prepara per lo sciopero ma tutti i cittadini e quindi pure quelli che lo sciopero lo subiscono si preparano correttamente a sopravvivere a questa catastrofe...e per evitare di subire i danni irreversibili decidono di chiedere un giorno di ferie!!!!
Cioè dico vi rendete conto del meccanismo perverso?
Che poi è efficacissimo cosi lo sciopero perchè immaginate quanti poveri uffici sono bloccati perchè la segretaria ha deciso di prendersi un giorno di ferie immprovviso per evitare di arrivare in ritardo di 20 minuti?

Ma non se ne parla nemmeno di buttarsi nella folla della gente impazzita per questo maledetto ennesimo sciopero....solo che, come nelle migliori storie c'è sempre un ma o un se...e qui mi sembra venga il bello....

Avete presente le partenze intelligenti che tutti partono tre giorni dopo per evitare il traffico e si ritrovano imbottigliati come dei cretini "intelligenti"?
Ebbene quando c'è lo sciopero è un po' uguale...temendo che non si riesca nemmeno ad entrare nel metro, la gente decide di non andarci proprio e cosi, alla fine tra quelli che lo sciopero lo fanno veramente e quelli che "é meglio prevenire che curare", nei giorni di sciopero non c'è mai nessuno nelle metropolitane parigine e si viaggia meglio che mai....mentre tutti gli altri giorni è sempre la solita e comune galera!!

Perchè, magari sara pure che son fortunato, ma io quando c'è lo sciopero arrivo pure a sedermi nei vagoni e magari evitando di lamentarmi non me ne accorgo nemmeno che c'è lo sciopero...

Oggi comunque giusto per solidarietà hanno scioperato gli operatori delle "velib" le biciclette in pubblico servizio...per protestare contro le condizioni di lavoro.

Ecco fatto adesso vi arrangiate voi!

mercoledì 5 novembre 2008

Il re dei "PASSAGE INTERDIT"

Chi, almeno una volta nella propria vita ha visitato la metropolitana di Parigi, sa che essa è costituita da un intreccio incredibile di corridoi e di scale che intrecciano flussi infiniti di passeggeri.
All’ingresso di molti di questi campeggia ben in vista in rosso una scritta : « PASSAGE INTERDIT »
Non sia mai attraversate uno di questi proibitissimi passaggi !!!
Ed ecco che spunta un altro tipico ebitante della metropolitana : il RE DEI PASSAGGI VIETATI.
A differenza di altri strani personaggi che pulluano nellametropolitana parigina il soggetto ha in realtà uno scopo benefico, perchè se avete la fortuna di incontrarlo e di camminare accanto a lui o addirittura di seguirlo potrere recuperare un minuto e nei casi piu fortunati anche un minuto e mezzo della vostra vita !!
Eh beh, si, perchè se non lo sapete ancora i PASSAGGI PROIBITI altro non sono che scorciatoie o meglio sono i corridoi di uscita che dai binari portano alle coincidenze con altre linee della metropolitana e quindi se voi li prendete nel senso inverso arrivate direttamente sul binario senza perdervi in quel dedalo di intrecci e di passaggi di cui sopra…
Ora, evidentemente ci sono delle regole semplici per riconoscerli.
Ecco le principali….
- lo potete riconoscere dal fatto che è l’unico che nella metropolitana marcia fiero di se in senso completamente opposto al flusso della gente
- oppure dal fatto che se ne frega delle bestemmie della gente che cammina in senso opposto.
- oppure dal sorriso soddisfatto quando osserva i comuni mortali prendere i comuni corridoi e ritrovarli qualche decina di secondi dopo sul binario che sono arrivati dopo di lui.

Naturalmente la cosa migliore è averne uno per amico….in questo caso è quello che cammina sempre due metri davanti a te ! Penso che almeno uno di voi ne abbia uno….scommettiamo ?

martedì 4 novembre 2008

Il fanatico del PASS NAVIGO

Allora ieri vi ho introdotto nel magico mondo del metro…
Oggi voglio parlarvi di un altro personaggio strano…ma che anch’egli si riproduce e vive negli ambienti umidi dei corrodoi della metropolitana parigina...
Voglio parlarvi del FANATICO DEL PASS NAVIGO o meglio il tipo « fiero di averlo, mica sono scemo e antico come te »
Lui sembra quasi che non ha nessuna voglia di entrare in metropolitana ma che non aspetta altro che il gruppo di turisti si piazzi proprio davanti all’ingresso riservato agli abbonati.
E’ li che interviene spavaldo e comincia a sbraitare contro tutti coloro che si oppongono alla sua traversata non foss’altro che per far bippare sonoramente il suo pass sotto al naso di quei poveri cristi inebetiti che si domandano ancora oggi come mai lui (che se i turisti sono italiani è definito subito «il solito privilegiato » o nel migliore dei casi… « deve essere qualcuno che lavora per la metropolitana ») passa cosi misteriosamente e senza nemmeno tirare fuori un biglietto (… « ma tanto prima o poi lo beccheranno, vedrai, vedrai… »)
Perchè il bello di tutto cio è, per chi non lo sapesse, che il pass navigo è magnetico e quindi basta passarlo sul lettore…
Ora secondo voi una persona normale dove lo mette il pass ? Nella borsa o nel portafogli direte voi….e invece no, il vero fanatico del pass navigo lo tiene nella minuscola tasca creata nella manica del giaccone ( che secondo me l’inventore fa parte della categoria dei fanatici del pass navigo) cosicchè deve passare solo una mano magica per far aprire l’antro segreto di ALI BABA…altro che apriti sesamo !
Comunque, poichè esiste una giustizia divina la sua è una specie in via di estinzione….fra un po’ la globalizzazione metropolitana interverra a livellare anche questo dislivello sociale : tutti gli abbonamenti passano progressivamente su carta NAVIGO !!

lunedì 3 novembre 2008

Le vendeur de METRO

Allora, mi son detto che essendo un blog dedicato agli italiani a parigi, forse dovevo scrivere in italiano...cosi posso estendere la discussione a tutti quegli amici italiani che per un motivo o per un altro si sono ritrovati a parigi per poco o tanto tempo...
Allora, oggi voglio parlarvi della osservazione...
Non so voi, ma io adoro osservare le persone nel loro quotidiano, chiamatelo pure voyerismo,o come vi pare, ma io trovo davvero molto interessante osservare e commentare i piccoli gesti della vita quotidiana, cercando di interpretarli con un certo spirito critico (beh in fondo in fondo è lo scopo di questo blog) e magari un po' cinico..
Voglio cominciare questa avventura internautica con una qualcosa che tutti ma proprio tutti fanno la mattina, siano ricchi o poveri, belli o brutti...ovvero prendere il metro.
Il metro di parigi è una livella sociale...c'è davvero ogni razza e soprattutto ogni ceto sociale.
A me è capitato di vedere attori importantissimi prendere il metro come comuni mortali...non è meraviglioso tutto questo?
Ma in realtà non è di questo che vi voglio parlare..
Il metro pullula di individui strani e particolari ed è di questi che vi voglio parlare, con la descrizione di questi personaggi.
Il primo di essi è IL VENDITORE DI METRO

Cominciamo dunque una normale giornata di lavoro, un giorno qualunque, in una stazione qualunque.
Il primo personaggio che puoi incontrare è il venditore di giornali "ufficiale" il classico strillone che ormai non strilla piu, lui che vende l'equipe, Le parisien, Le monde ecc, e, giusto di fronte a lui il distributore umano di METRO, il diretto concorrente ma GRATUITO.

Sapete il giornale gratuito che si distribuisce nelle metro di tutto il mondo?
Bene, ora io dico, avete mai guardato lo sguardo triste del povero venditore ufficiale che è li da vent'anni sotto al gelo e la pioggia e che impazzisce per vendere una, ma solo una copia di un giornale?
E' li che vede sfilare centinaia e centinaia di persone alle quali non gliene frega niente di leggere il giornale e che lo prendono comunque per poi gettarlo nella spazzatura in fondo alla scala mobile.
Ma dico tutto questo non vi farebbe gridare di rabbia?
Io mi domando tu cerchi veramente la rissa? Ma perchè non te ne vai all'altra uscita e lasci in pace il povero Joseph? (mi piace pensare che si chiami cosi)
Propongo un comitato per la slavaguardia degli strilloni...chi firma la petizione?

domenica 2 novembre 2008

Bonjour!

ça y est je me suis lancé dans ce monde...(et quelques uns pourrait dire que ce n'est pas la première fois!)...
Bon tout d'abord je voudrais vous dire que ici les fautes de grammaire ou d'orthographe seront considérées toujours comme des fautes de frappe dues a cet incroyable clavier AZERTY...

Pourquoi un blog?
Et bien mon intention et de laisser mes mais surtout vos impressions, remarques, observations, photos, sur cette merveilleuse ville que nous accueille...avec le regard détaché et objectif des étrangers

Pourtant...parlez des trucs bizarres qui vous arrivent dans le métro...dans la rue...des différences culturelles, de vos bagarres avec les employés des impôts, etc etc etc...

Bien sur ici on peut parler italien....

Ciao belli cia'...