giovedì 27 novembre 2008

MUSICA E PAROLE


Sono sicuro che ognuno di voi ha almeno un lettore MP3 o un libro nella propria borsa da lavoro. Ne sono sicuro, perchè penso che anche voi, come me, avete apprezzato questa forma di intrattenimento per rendere meno spiacevole il quotidiano tragitto verso il posto di lavoro.
Se vi guardate un po’ in giro nei vagoni della metropolitana potrete osservare decine e decine di persone che ascoltano musica nelle cuffie o che sono assorte nella lettura di un romanzo.
Io trovo questa cosa davvero bella e interssante ma siccome, ormai lo avrete capito, mi hanno creato per criticare, pensa e ripensa mi son detto che anche in questa usanza, a guardarla bene, a scavarci fino in fondo c’è un pizzico di perversione…
Ora lo so che forse sto esagerando, ma dopo essermi abituato a questa usanza ed aver comprato una serie di lettori MP3 sempre piu capienti e alla moda, ho cominciato a riflettere su questa cosa.
Perchè ad un certo punto mi è balenata per la testa una certa convinzione che tutto questo « isolamento culturale » potesse sfociare in un vero e proprio isolamento fisico, della serie il mondo mi puo crollare sotto i piedi ma io non abbassero per nulla al mondo il volume del mio lettore… e soprattutto lasciatemi in pace !

Ora io ho vissuto in una grande città del sud, dove diciamolo pure i trasporti non erano proprio efficienti e ti capitava di aspettare anche un ora l’autobus perchè l’autista era rimasto bloccato nel traffico e mi ricordo che alle fermate del bus, si stringevano relazioni, amicizie, complicità che poi continuavano in corsa, una volta che, deo gratias, il bus arrivava…
La gente discuteva di piu, parlava tra di loro dei problemi quotidiani, insomma penso che tutto acqusitasse una dimensione piu umana.
La prima volta che son tornato nella mia città dopo un lunghissimo periodo in Francia la prima cosa che mi ha sconvolto era il fatto che tutti mi davano del tu, nei negozi, dal fruttivendolo…e questo non senza una certo imbnarazzo da parte mia che non ero piu abituato.
Non pensate allora che tutto questo isolamento rischia di uccidere ogni forma di comunicazione e di contatto umano ?

2 commenti:

  1. sicuro ne sono vittima
    tanto che anche in treno nei viaggi lunghi mi metto subito le cuffie per chiarire che io ho altro da fare, senza cogliere l'occasione e lo sguardo di chi ho davanti che magari ha voglia di raccontare la sua vita. Vita che potrebbe aprirmi nuove porte, portare a nuove riflessioni...
    lo ammetto, sono una mp3 addicted (e ora che ci sono pure i podcast, chi si stacca piu...)

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  2. io invece appartengo alla categoria degli attacca-bottone.in qualunque lingua . mai avuto e mai avro' un lettoremp3. e se annunciassero un pericolo-bomba come fai a sentirlo ? sicuro che tutti quelli che hanno l'mp3 restano fregati

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